Monte Giogo di Villore, Vicchio (FI) Toscana
Località: Vicchio |  |
lightboxMonte Giogo di Villore, Vicchio (FI) Toscana
Descrizione del panorama
In direzione nord-est dal Monte Giogo di Villore è possibile osservare sullo sfondo Poggio della Colletta e Monte Lavane; più vicino è ben visibile una formazione boschiva monospecifica di faggio, a seguire uno spazio aperto colonizzato da felci aquiline e in primo piano una formazione arbustiva di ginestre..
 | Poggio di Colletta e Monte Lavane |
 | Faggeta |
 | Felceta |
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Poggio di Colletta e Monte Lavane
lightboxPoggio di Colletta e Monte Lavane
Poggio di Colletta e Monte Lavane, alti rispettivamente 1144m e 1242m s.l.m., sono due rilievi montuosi appartenenti alla catena appenninica faentina (porzione occidentale dell’Appennino Tosco-Romagnolo) situati nel Comune di Marradi. Confinano ad ovest con l’Appennino imolese, ad est con l’Appennino forlivese e a sud con il Mugello. Poggio di Colletta e Monte Lavane sono composti da arenaria calcarea in gran parte fossilifera, depositatasi poco più di 3 milioni di anni fa (Pliocene Medio).
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Felceta
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La felceta, costituita esclusivamente da felce aquilina (Pteridium aquilinum), è una formazione erbacea tipica dei pascoli abbandonati ad alta quota. Questa infatti è una specie pioniera e cosmopolita, non necessita quindi di condizioni particolarmente favorevoli per svilupparsi e colonizzare nuovi ambienti, per questo motivo viene considerata a tutti gli effetti una specie invasiva. La felce aquilina è una pianta erbacea velenosa appartenente alla divisione delle pteridofite, che può raggiungere i due metri di altezza con fronde triangolari lunghe fino ad un metro. (foto)
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Faggeta
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La faggeta è una formazione boschiva monospecifica costituita da faggio (Fagus sylvatica) e tipica di quote intorno ai 1000m s.l.m., molto presente dunque sui rilievi appenninici, Monte Giogo incluso. La faggeta assolve una serie di funzioni ecologiche fondamentali, fornisce infatti habitat e microhabitat per fauna e microfauna appenniniche in condizioni ambientali molto difficili, permette un ricambio continuo con il suolo in termini di sostanza organica e sostanze minerali ma soprattutto costituisce una protezione di quest’ultimo dal dissesto idrogeologico, soprattutto in terreni caratterizzati da forti pendenze. (foto)
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Ginepraio
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Altra specie che ha colonizzato le aree aperte di Monte Giogo di Villore è la ginestra dei carbonai (Cytisus scoparius), pianta arbustiva pioniera e cosmopolita, alta tra i 60cm ed i 3m. A quote inferiori la si può osservare in consociazione con altre specie arbustive, come ad esempio il biancospino, salendo di quota però le condizioni climatiche favoriscono la ginestra, ottenendo dunque delle formazioni monospecifiche (ginepraio). A differenza della felceta, il ginepraio consente comunque lo sviluppo di vegetazione erbacea al di sotto di esso e non si presenta fitto allo stesso modo.
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